"Nella notte la verità aleggia" Opera letteraria di Tommaso Cariati
Pubblicato da Nunzio Bilotta in Letteratura · Venerdì 13 Set 2024
Oggi parlo di lettura, ma non vi propongo uno dei soliti nomi noti che le grandi case editrici ci propongono, dai classici ai contemporanei, bensì dell'opera di un geniale poeta/scrittore calabrese contemporaneo che mi pregio di avere come amico: Tommaso Cariati. L'opera in merito si intitola "Nella notte la verità aleggia". Nello slideshow sottostante potrete leggere una breve introduzione e un estratto del componimento che dà il titolo al libro. Potete anche trovare una versione in pdf qui
Vi riferisco subito le mie impressioni, ovviamente da persona comune, dicendo che a mio parere quest' ultima opera di Tommaso può essere apprezzata sia dal grande pubblico che dagli addetti ai lavori.
Proseguendo nella lettura e avendo già letto varie opere di Tommaso rimanevo sempre più piacevolmente stupito di come egli avesse abbandonato molti astrattismi, seppur geniali, del suo lavoro per mettere di più a nudo la sua anima di poeta e per avvicinarsi molto ai problemi dell'umanità. Nei componimenti, infatti, ho potuto trovare grandi temi come la guerra, l'amore, la crisi di valori della società odierna, le morti sul lavoro e altri ancora che scoprirete. A proposito di morti sul lavoro, devo dire che il componimento "Vengo, si, Vengo" (che ai più maliziosi e superficiali potrebbe sembrare equivoco) mi ha toccato particolarmente facendomi vivere in modo vibrante la tragedia di una moglie che veniva avvisata di avere appena perso il marito in un incidente lavorativo.
Nel libro è presente anche qualche spunto erotico, almeno così l'ho inteso, trattato però con classe ed eleganza di termini.
In una forma classica, ad esempio i sonetti, non è raro trovare anche una terminologia dell'era moderna come smart working, algoritmi, big data ecc., il tutto in buona armonia.
Nell'insieme dei versi la natura ha anche il suo posto, a volte fine a se stessa, a volte facente da sfondo, ma mai banale.
Vi posto, infine, una breve biografia di Tommaso Cariati da egli stesso fornita:
Il nostro poeta vive a Castiglione Cosentino, nel nascondimento, come appuriamo dalla quarta di copertina.
Da altre fonti sappiamo che fino all’età di 14 anni ha vissuto in ambiente rurale e ha parlato praticamente sempre la lingua madre, l’idioma di Longobucco.
Dedica il suo tempo, oltre che allo studio, alla letteratura e alla saggistica, all’orto, alle escursioni in montagna e alle pedalate in bicicletta.
Scrive dal tempo dell’adolescenza. Nei primi volumetti ha praticato un particolare mistilinguismo, in cui oltre all’italiano, che lui considera prima lingua straniera, figurano termini presi in prestito da altri idiomi, perfino materiali tratti dal gergo tecnico. Scelta “naturale” questa, visto che ha studiato ingegneria e successivamente si è occupato di Sistemi organizzativi e di Sistemi informativi.
Il suo primo libro, Dimensionezero, è stato pubblicato a Roma dal Ventaglio nel 1986. Forbidden è del 1988 e reca prefazione di Matilde Tortora, mentre Rumori di fondo ha avuto la prefazione di Nicola Merola e Fiammeggi e miraggi (Le trame di Circe) di Pino Caminiti.
Ha pubblicato con Rubbettino Viaggio nelle Regioni d’Italia, una sorta di inchiesta sul Belpaese a 150 anni dall’Unità, e La scuola fuori registro.
Per lui la scrittura non è un passatempo, ma ricerca, vocazione, “partita esistenziale”.
Attendiamo un commento dell'autore dell'opera.
8
recensioni
Angie Sirach
Giovedì 16 Gen 2025
Cariati è una metafora di come si possa realizzare l'impossibile, superando ostacoli che ci appaiono insormontabili. Si laurea in ingegneria e, seppur richiesto da prestigiose aziende, disdegna carriera, potere e denaro, scegliendo di dedicarsi all'insegnamento. Probabilmente perché, nel frattempo, una potentissima sete di conoscenza lo ha trasformato in un ricercatore appassionato in diversi ambiti. E scrive, ma non in modo convenzionale: ai versi intervalla formule matematiche! Insomma, Cariati è un innovatore che rivela un fresco estro creativo non comune. Ottiene subito riconoscimenti dalla critica, ma aspira ad altro. Ricerca, attraverso le sue creazioni, in cui troviamo l'amore per la sua terra, l'amore passionale ed erotico, gli interrogativi antropologici e spirituali, una catarsi che liberi totalmente il suo spirito. Dovrà attraversare gli oceani della conoscenza dei suoi abissi interiori, componendo opere di vario genere, e tempeste che scuoteranno tutto il suo essere prima di approdare alla sua Itaca. E vi è approdato.
Myrta
Giovedì 16 Gen 2025
Conosco l' autore da moltissimo tempo e,tra i versi, piacevolmente lo rincontro nell'amata terra di Calabria,descritta fino a farla respirare,negli odori,nell'asprezza del territorio, nei ricordi vividi della giovinezza.In "Per Martino", mi commuove la sua capacità di toccare con mano la profonda nostalgia di noi migranti.